Matrimonio post Covid: le regole da rispettare
Con la fase 3, è di nuovo possibile sposarsi, ma è importante ricordare che per un matrimonio post Covid esistono diverse prescrizioni da osservare. L’emergenza sanitaria, infatti, ha condizionato ogni aspetto della nostra vita. Nel periodo del lockdown, non si potevano celebrare le nozze e le stime dicono che in Italia sono saltati 60mila “sì”.
Sperando in tempi migliori, molti futuri sposi hanno deciso di rinviare il matrimonio al 2021, ma c’è anche chi ha deciso di non aspettare e di organizzarlo nella seconda metà dell’anno.
E, in effetti, dal 15 giugno, il Governo ha dato il via libera alle celebrazioni civili e religiose, così come ai banchetti, nel rispetto però di alcune misure di sicurezza. Tutti gli innamorati che attendono con trepidazione di coronare il loro amore in questo periodo devono quindi prestare attenzione alle nuove regole da rispettare.
Questo non significa rinunciare al giorno indimenticabile che avete sempre sognato. Semplicemente, all’organizzazione delle nozze (ne abbiamo parlato qui), si devono aggiungere gli accorgimenti che abbiamo imparato a seguire in ogni frangente della nostra quotidianità (dalla mascherina al distanziamento, alla igienizzazione delle mani), cui si aggiungono alcune ulteriori misure proprio riguardo ai buffet.
Ma come si organizza un matrimonio post Covid? Come cambiano le cerimonie? Quali sono le regole per i ricevimenti? Molte coppie si staranno ponendo queste domande e in questo articolo, scopriremo cosa si può fare e cosa no ai tempi della pandemia.
Ricordiamo, però, che ci possono essere delle differenze tra le varie Regioni ed è quindi utile fare riferimento ai singoli siti; se il giorno del vostro “Sì” si avvicina, il consiglio è anche di tenersi sempre aggiornati per non farsi cogliere impreparati da eventuali modifiche in corso d’opera.
Le celebrazioni in Chiesa
La buona notizia è che per gli sposi non è obbligatorio indossare la mascherina, come comunicato dalla Cei a fine giugno, con il parere positivo del Comitato tecnico-scientifico. E questo significa che potrete nuovamente “baciare la sposa”!
Per quanto riguarda le norme di sicurezza per un matrimonio post Coronavirus, il riferimento è il Dpcm del 7 agosto che proroga le misure previste in precedenza. Ecco le prescrizioni da rispettare:
★ Numero invitati. Non è previsto a priori un numero massimo di partecipanti alla cerimonia, ma, come in tutti i luoghi chiusi, gli accessi sono ancora contingentati. La quantità di persone che può accedere dipende dalla capienza della Chiesa, meglio quindi informarsi prima (fuori dall’edificio dovrebbe comunque essere indicato).
★ Distanziamento. Anche in questo caso vale la regola della distanza di almeno un metro tra le persone sedute ai banchi (eccetto i congiunti). Vietati quindi gli assembramenti, anche al momento di entrare e uscire dalla Chiesa.
★ Mascherina. Come abbiamo visto, non è necessario che gli sposi la indossino. L’obbligo di proteggere naso e bocca rimane invece sia per il sacerdote sia per gli invitati presenti in Chiesa.
★ Febbre. Negli edifici, non può entrare chiunque abbia una temperatura uguale o superiore a 37,5 gradi, presenti sintomi respiratori o influenzali, oppure sia stato in contatto con persone positive al Covid.
Avete sempre sognato di sposarvi accompagnati da un coro? Ecco un’altra bella notizia! Ad inizio agosto, è infatti stato attenuato un ulteriore vincolo: prima era permessa solo la presenza di un organista (e quindi garantita la marcia nuziale). Recentemente, invece, il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera al ritorno dei cantori nelle funzioni. Vale sempre, ovviamente, l’obbligo della distanza personale tra i componenti.
Infine, la tradizione del lancio del riso. Non è citata nei protocolli stabiliti dalle autorità, ma solitamente viene considerato impraticabile dato il divieto di assembramento sul sagrato della Chiesa. Alcune diocesi, invece, lo vietano esplicitamente.
Matrimonio post Covid: il rito civile
Per quanto riguarda le nozze post Covid in Municipio valgono più o meno le stesse regole. Gli accessi alla sala in cui si celebrano le nozze dipendono dalla capienza calcolata con le norme di distanziamento (di almeno un metro).
Anche in questo caso, vige l’obbligo di indossare la mascherina per tutti, tranne che per gli sposi durante la cerimonia. Rimane imprescindibile la regola generale riguardo ai sintomi respiratori o influenzali: chi ce li ha, oppure chi ha una temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5 gradi, non può accedere alle sale comunali.
La cosa migliore, comunque, è contattare preventivamente il Comune di riferimento per ottenere informazioni sulle specifiche prescrizioni in vigore.
Matrimonio post Covid: il ricevimento
Nel protocollo approvato dalla Conferenza delle Regioni, c’è un capitolo apposito dedicato ai banchetti delle cerimonie.
Gli spazi al ristorante devono essere riorganizzati in modo da evitare assembramenti e, possibilmente, prevedere percorsi differenti per accessi e uscite. È necessario inoltre predisporre un’adeguata informazione sulle regole da rispettare nel corso dell’evento. Deve essere poi garantita l’igienizzazione degli ambienti e di tutte le dotazioni.
Le norme prevedono anche che il locale debba conservare per 14 giorni l’elenco dei partecipanti. La cosa migliore, finché la stagione lo permette, è quella di scegliere spazi esterni, perché le regole sono meno stringenti.
Per quanto riguarda i tavoli, devono essere disposti in modo da avere un metro di distanza tra i commensali. Una prescrizione che spinge molti, ora, a riunire alla stessa tavolata nuclei familiari che non hanno l’obbligo di distanziamento.
In merito alle mascherine, gli invitati devono indossarla negli ambienti interni quando non sono seduti ai tavoli e in quelli esterni se non è possibile mantenere le distanze.
Controllate, però, cosa è previsto dalla vostra Regione perché ci sono alcune eccezioni. In Puglia, ad esempio, la copertura di naso e bocca non è obbligatoria nemmeno se ci si alza da tavola, purché venga rispettata la distanza interpersonale.
Il personale, invece, deve indossarla sempre.
Infine, il buffet. È possibile organizzarlo, ma evitando che gli invitati tocchino il cibo: il servizio di somministrazione, quindi, deve essere effettuato dal personale. Il self service è consentito solo in caso di pietanze confezionate in monodose.
Anche in fila al buffet è in ogni caso obbligatorio indossare le mascherine, evitare assembramenti e mantenere il distanziamento (tramite barriere o segnaletica a terra, ad esempio).
E la musica? È consentita, ma attenzione al ballo: l’ordinanza del 16 agosto ha infatti sospeso questo tipo di attività sia all’aperto sia al chiuso. Il provvedimento riguarda quindi non solo discoteche, sale da ballo e locali assimilati, ma anche lidi, stabilimenti balneari, spiagge, spazi comuni delle strutture ricettive e altri luoghi aperti al pubblico.
La luna di miele
Quello dei viaggi è un argomento decisamente delicato. La situazione per quanto riguarda gli spostamenti, infatti, è in continua evoluzione, in base all’andamento della curva epidemiologica.
Abbiamo visto, ad esempio, come l’aumentare dei contagi dopo i rientri dalle vacanze, abbia spinto a introdurre il tampone per chi torna da Paesi come Croazia, Spagna, Malta e Grecia e la quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria.
Allo stato attuale, non ci sono restrizioni per quanto riguarda gli spostamenti all’interno dell’Unione Europea e i Paesi dell’area Schengen (con le eccezioni su indicate), né per Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Città del Vaticano.
Per spostarsi verso altre destinazioni, invece, è necessario avere comprovate motivazioni (come studio, lavoro o salute) ed è comunque previsto l’isolamento fiduciario. Complesso è anche il rientro da alcuni Stati come Perù, Cile, Brasile e Repubblica Dominicana, per cui scatta l’obbligo di quarantena.
La cosa migliore, quindi, è di rinunciare a mete esotiche, almeno finché la situazione non si sarà normalizzata. In fin dei conti, l’Italia è uno dei Paesi più belli del mondo e questa può essere un’occasione per scoprirlo! Per chi invece pensava ad una crociera, il Dpcm del 7 agosto ne ha permesso la ripresa a partire dal 15 agosto.
Un consiglio: prima di pianificare la luna di miele, chiedete informazioni puntuali alle agenzie di viaggi e consultate il sito del Ministero della Salute alla voce “Viaggiatori”.
Un matrimonio post Covid è sicuramente diverso da come eravamo abituati, ma questo non significa che dovete rinunciare alle vostre nozze da favola! In fin dei conti, si tratta di riuscire a rimodulare ciò che avete sognato, in modo da garantire la sicurezza a voi e a tutti i vostri familiari e amici. Al di là di mascherine e distanze, infatti, l’amore e l’affetto non mancheranno di certo nel vostro giorno indimenticabile!