This is not an ordinary magician: intervista a Mago Zen

Il mondo della magia affascina da sempre grandi e piccini. Si tratta di un linguaggio universale, che unisce tutti, senza alcuna distinzione.
La magia incanta, emoziona e stupisce.
Oggi scopriamo di più su questo mondo, così misterioso, grazie al contribuito di un grande professionista, ovvero, Mago Zen.

Conosciamo Mago Zen!

Mago Zen, nonostante la sua giovane età, ha già raggiunto notevoli successi, esperienze da condividere e si è notevolmente contraddistinto dalla concorrenza.
Lo abbiamo incontrato qualche giorno fa e ci ha rilasciato questa intervista, svelandoci alcuni segreti di questo mestiere.
3,2,1…iniziamo!

Ciao Mago Zen, piacere. Ci racconti meglio chi sei e com’è iniziata la tua carriera nel mondo della magia?

Ciao, certamente.
Il primo approccio con il mondo della magia è avvenuto quando avevo  17 anni, in Thailandia.
La magia, durante quel viaggio mi è stata utile come linguaggio universale per poter comunicare con i bambini dell’orfanotrofio dove mi trovavo.
Successivamente ho affinato le mie abilità studiando ed esibendomi con spettacoli di magia sulle navi MSC, dirette verso il Sudamerica.
Tornato in Italia, a Milano, ho iniziato e poi terminato i miei studi di Giurisprudenza.
Proprio al termine dei miei studi, ho finalmente capito quella che volevo fosse la mia carriera.
Avrei voluto, infatti, specializzarmi in spettacoli di magia esclusivamente con adulti.
Da lì a poco, ho iniziato a viaggiare per molte altre mete, a esibirmi in varie regioni d’Italia e anche all’estero (Puglia, Sardegna, Argentina, Croazia, Monte Carlo, Nizza, Costiera Amalfitana, Brasile, Saint Tropez e molte altre zone).
Ho avuto modo di portare in scena le mie performance in presenza di vip, politici, calciatori e imprenditori.
Nel 2020, prima del covid, ho anche lavorato per un hotel a Dubai, con i miei dinner show.
La “vera spinta” però è arrivata post covid quando sono partito senza nessuna data fissata, per la Sardegna, con l’obiettivo di crearmi un nuovo network di conoscenze che mi avrebbero portato, tramite il passaparola, a esibirmi durante matrimoni, feste private, aziendali e altri party.
Oggi ho l’opportunità di viaggiare e portare in scena per tutto il mondo il mio show prettamente incentrato su: mentalismo, close up magic, telepatica, telecinesi, lievitazioni e illusioni.

Di certo il tuo look, così ricercato, è un elemento che ti contraddistingue e non passa inosservato durante le performance. Spiegaci qualcosa in più.

Hai ragione, non è una “cosa lasciata a caso”.
Ogni look che porto in scena è studiato su misura. Dalla scelta del tessuto alla creazione dell’abito finale confezionato su misura. Mi piace creare un abito ricercato, che mi renda unico. Dedico molto del mio tempo a questo aspetto, ci investo molto.
Mi piace essere unico, anche tramite il mio stile.

Mago Zen Showgroup

Come descriveresti la magia in 3 parole?

La magia per me è tutto, si tratta di qualcosa di speciale.
Credere in se stessi è magia, il suono del mare che si infrange sugli scoglie è magia.
Tutto ciò che è suscettibile di stupore e straordinario è magia. Il mondo è pieno di magia e solo “con i giusti occhiali” siamo in grado di coglierla e capirla.
Tornando alle 3 parole per descrivere la magia, in senso più artistico, sceglierei:
– stupore
– emozione
– fuga dall’ordinario e dalla quotidianità (per fare un esempio, è un po’ come aprire LA finestra su qualcosa che lascia una sensazione puerile, che risveglia, come affermava Pascoli).

Che consigli daresti a chi vuole intraprendere questa carriera?

Bisogna avere una grande faccia tosta, propensione al rischio elevata e studiare, ma non solo.
Grande sicurezza e dimestichezza. Sicuri lo si diventa con la forza di volontà e di mettersi in gioco…pensa che all’inizio ero timido e poi, esibizione dopo esibizione, sono diventato sempre più sicuro e bravo. Si tratta di un circolo che si autoalimenta, più vai avanti e più diventi sicuro e migliorano anche i tuoi show.
Poi serve creatività, essere scaltri e unici. Sicuramente raggiungere la propria unicità è l’obiettivo più difficile a livello di mercato.
Ah, durante le esibizione serve anche un tocco di teatralità, ma non troppa…solo un tocco!
Ora però basta, non vi darò maggiori consigli…mica voglio ispirare troppo la mia concorrenza, vero? Prossima domanda!

Ti è mai capitato che uno dei tuoi trucchetti, durante uno show, non abbia funzionato? Come hai rimediato?

Prima di tutto, un performer deve portare in scena un prodotto finale. I propri numeri vanno provati infinite volte, poi, è necessario avere a portata di mano un piano b, un escamotage se qualcosa dovesse andare male.
Il pubblico non sa quello che stai facendo, tu si…tu devi portare a termine la tua performance con un’exit pulita, rimediando a qualsiasi possibile errore.
Mago Zen Showgroup

E a chi non crede alla magia cosa diresti per convincerlo che non è “così male”?

Probabilmente chi non ci crede ha un’idea di magia distorta.
Esistono tanti livelli di magia e probabilmente queste persone sono “rimaste scottate” da altre performance.
La vera magia è altro, è fatta con verve, professionalità e scatena, a effetto domino, altri grandi magie.
Uno spettacolo eseguito da un professionista è capace di indurre, in chi assiste allo show, la credenza che il perfomer sia dotato di capacità surreali.
Spesso, ho avuto a che fare con persone che nutrivano pregiudizi nei confronti dei maghi. Proprio queste persone durante le mie esibizioni si sono ricredute.
Durante ognuno dei miei show c’è almeno un partecipante, che al termine dello spettacolo, viene a farmi i complimenti e ammette che mai si sarebbe immaginato di emozionarsi così, grazie a una performance. Questo per me è motivo di orgoglio e di piacere.

Direi che siamo arrivati alla nostra ultima domanda: qual è il tuo sogno nel cassetto, lavorativamente parlando?

Sogno nel cassetto? No, a questa domanda è meglio non rispondere…non si sa mai.
Direi che finiamo qui l’intervista e vi aspetto sul mio profilo Showgroup.
Alla prossima!