Notte di San Lorenzo: perché si festeggia?
C’è una notte d’estate in cui tutti ci ritroviamo sotto il cielo con il naso all’insù. Immobili, pronti a indicare con le braccia tese l’avvistamento di una stella cadente. Magari sdraiati su un prato o arroccati sulla cima di un monte, tutti cerchiamo di esprimere i nostri desideri una stella alla volta.
È la Notte di San Lorenzo e cade il 10 agosto. Per alcune notti intorno a questa data, l’astronomia diventa un passatempo nazionale mentre lo sciame meteorico delle Perseidi attraversa il cielo italiano. Sono le cosiddette “lacrime di San Lorenzo“, le stelle cadenti più famose nella nostra penisola.
Ogni anno si rinnova questa tradizione secolare, le cui origini si perdono nella notte dei tempi…Ma cos’è la notte di San Lorenzo e perché si festeggia? Perché il 10 agosto è la notte delle stelle cadenti?
Perché si festeggia la notte di San Lorenzo? Le origini tra paganesimo e cristianesimo
Come molte usanze moderne, anche la Notte di San Lorenzo è una celebrazione risalente all’epoca romana ed etrusca, se non ancora più antica. La celebrazione dell’evento celeste, osservato per la prima volta nel 36 d.C., ha origini pagane, e si inserisce nel contesto delle cerimonie propiziatorie per augurare l’abbondanza nel mondo agricolo.
Tra le feste che si svolgevano nel mese di agosto c’era quella dedicata a Priapo, dio della fertilità, che veniva omaggiato con una lunga processione in cui veniva portato il fallo del dio in tutta la città. Stando a questa leggenda, le stelle cadenti erano considerate l’eiaculazione del dio con cui venivano resi fertili i campi.
Col passare degli anni i cristiani hanno fatto propria anche questa ricorrenza pagana, mutandone profondamente il significato. Le “lacrime” di Priapo sono diventate quelle di San Lorenzo, martirizzato il 10 agosto del 258 d.C., a soli 33 anni, per via di un editto per cui vescovi e presbiteri dovevano essere uccisi. I cristiani iniziarono dunque a credere che le stelle cadenti rappresentassero le lacrime del santo e le braci del fuoco che lo hanno immolato, originando così un detto “San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti“.
Ma cosa sono in realtà le stelle cadenti di San Lorenzo?
Questa pioggia di stelle, in realtà, ha una spiegazione scientifica che lascia poco spazio ad altre interpretazioni. Le stelle cadenti che vediamo oggi non sono altro che frammenti della cometa Swift-Tuttle che è passata vicino al Sole per l’ultima volta nel 1992. Da quell’anno, la magnitudine di questa pioggia di stelle è diminuita fino al suo massimo rimbalzo, che si stima avverrà negli anni 2125 o 2126.
Puntualmente queste meteore tornano a farci visita entrando nell’orbita annuale della terra, ma nessuno lascia che la scienza possa rendere meno speciale questa notte magica. Milioni di persone si affollano città e campagne e, sotto i bagliori del cielo pronunciano “Stella, mia bella Stella, desidero che…“” ogni volta che una stella cadente scintilla nel cielo, esprimendo un desiderio.
Quando avvistare le stelle cadenti di San Lorenzo?
Sebbene da tradizione la notte delle stelle cadenti sia il 10 agosto, con i secoli il momento migliore per guardare le stelle cadenti si è spostato in avanti di qualche giorno, tra l’11 e il 13 agosto. Quando questa notte coincide con la luce piena è ancora più facile avvistare le “lacrime di San Lorenzo”: la luna crea infatti un bagliore diffuso che rischiara il cielo rendendo difficile l’avvistamento.
Per questo motivo, il 2022 non sarà il miglior anno per l’osservazione, perché il picco massimo coinciderà proprio con la luna piena del 12 agosto. Tuttavia, questo sciame meteorico è particolarmente attivo, circa 200 meteore all’ora, e questo fa ben sperare nella possibilità di poter esprimere qualche desiderio!
Se non ti vuoi perdere lo spettacolo, ti consigliamo di recarti in una zona remota, lontano dall’inquinamento luminoso della città, per poter approfittare di un cielo limpido. Meglio arrivare nel luogo prescelto tra mezz’ora e un’ora prima dello spettacolo, in modo da abituare gli occhi all’oscurità.
Hai già pensato a quali desideri esprimere?