Come diventare animatore turistico
Sei appassionato di turismo? Sei socievole e ti piace viaggiare? La professione di animatore turistico potrebbe fare al caso tuo!
Il suo lavoro? Far dimenticare quello degli altri! L’animatore turistico si fa in quattro per garantire ai turisti vacanze felici e festose. Sulla carta non serve alcun diploma per diventare animatore turistico, ma bisogna possedere determinati requisiti.
Continua a leggere per scoprire come diventare animatore turistico e iniziare a lavorare in questo settore!
Cosa fa un animatore turistico?
Il lavoro di un animatore turistico consiste nell’accogliere i vacanzieri, prendersi cura di loro durante il loro soggiorno e le loro escursioni, ma anche offrire loro attività di svago. L’animatore dedica così lunghe ore all’animazione delle giornate dei turisti, ma anche allo sviluppo di un programma di attività ricreative. Deve pianificare una serie di attività diversificate, che vanno dai balli di gruppo alle serate a tema, fino agli spettacoli per grandi e piccini.
L’animatore deve inoltre assicurarsi che tutte le attività possano essere svolte garantendo la sicurezza di tutti i partecipanti, creando al contempo un’atmosfera giocosa favorevole e un ambiente spensierato. L’animatore turistico può lavorare in un circolo turistico, centro ricreativo, hotel, navi da crociera a seconda delle stagioni e dei contratti. Sempre più diffusa è anche l’attività di animazione in spiaggia attraverso la proposta di corsi sportivi, tornei, corsi di ballo e giochi di gruppo, organizzati per i turisti dagli stabilimenti balneari delle varie località di vacanza.
L’attività di animazione è essenzialmente stagionale e l’animatore lavora prevalentemente con contratto a tempo determinato. Tuttavia, l’animatore può passare a una posizione più stabile diventando un manager dell’animazione o un team manager, o addirittura puntare a una posizione dirigenziale.
Le qualità per diventare animatore turistico
Dinamismo e capacità relazionali sono sicuramente le due qualità più ricercate negli animatori turistici. Questi lavoratori devono inoltre essere tolleranti alla fatica, avere un grande senso dell’organizzazione e possedere ottime capacità comunicative e relazionali.
Il più delle volte integrato in un team di animatori, l’animatore turistico deve possedere una notevole capacità di collaborazione. Con un solo giorno libero alla settimana, il lavoro richiede una buona condizione fisica per essere in buona forma tutto il giorno e diffondere il buonumore.
Può essere richiesta la conoscenza dell’inglese o di un’altra lingua straniera, talvolta un titolo di studio (generalmente di scuola secondaria superiore) ed eventualmente una qualifica (tecnico del suono, tecnico luci, scenografo) o un brevetto di istruttore per le attività sportive.
Le qualità per riuscire come animatore sono:
★ Senso di ospitalità;
★ Spirito d’iniziativa;
★ Spiccate capacità organizzative;
★ Disponibilità;
★ Padronanza delle tecniche di animazione;
★ Spirito di squadra;
★ Adattabilità;
★ Versatilità;
★ Cordialità;
★ Specialità tecniche, artistiche o sportive.
Gli studi per diventare animatore turistico
Sebbene questa professione non preveda un iter formativo, sarai sicuramente facilitato se decidi di frequentare un Istituto Tecnico con indirizzo turistico, solitamente articolato in un biennio e un triennio. Un Istituto Tecnico inoltre ti permette di studiare alcune materie non solo dal punto di vista teorico, ma anche pratico, permettendoti di accedere direttamente al mondo del lavoro non appena concluse le superiori. Oltre alle classiche materie presenti in tutte le scuole come Italiano, Matematica e Inglese, questa scuola ti permette di approfondire delle discipline legate appunto al mondo del turismo.
E se sei già in possesso del diploma ma vuoi comunque specializzarti in questo settore? Sappi che esistono dei corsi professionali per animatori turistici, che hanno come obiettivo quello di formare una figura professionale esperta nella animazione di una struttura ricettiva. Le modalità, le ore di lezione e i costi variano da scuola a scuola. Questi corsi prevedono alcun requisito d’accesso e possono rilasciare un attestato di partecipazione.
In entrambi i casi, il vero plus è però rappresentato da un eventuale tirocinio presso le strutture convenzionate, che può essere utile per iniziare a far pratica nell’ambiente e acquisire quella minima esperienza necessaria per proporsi come animatore turistico.
Iniziare a lavorare come animatore turistico
La buona notizia è che le agenzie di animazione sono costantemente alla ricerca di animatori stagionali per le loro attività. Nomi come Bravo Club, Alpitur, Eden Viaggi o Vera Tour, ogni anno pubblicano numerosi annunci di lavoro, alla ricerca di giovani con i giusti requisiti per diventare animatore turistico.
In questi casi, per candidarsi come animatore turistico basterà preparare il curriculum e candidarsi per le posizioni aperte sulle diverse agenzie o, in alternativa, proporsi con l‘autocandidatura. Ci si può candidare se si è studenti, neo diplomato o laureati e non sono richiesti particolari requisiti per una prima esperienza in questo settore.
Spesso, i tour operator possono provvedere alla formazione dei candidati tramite stage di massimo sei mesi, che possono avvenire online o in presenza. In questo modo, l’azienda conosce e testa colui che si sta affacciando a questo mondo per la prima volta.
Ci si può proporre come animatori turistici a partire dai 16-17 anni compiuti ma, in quest’ultimo caso, sarà richiesta la delega dei genitori. Tuttavia, in molti villaggi turistici è richiesta la maggiore età.
La notizia meno buona riguarda invece il compenso: se si è alla prima esperienza e non si hanno particolari competenze, lo stipendio sarà nettamente inferiore a quello di un professionista con maggiori responsabilità e capacità.
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